Serena Bandoli nasce artisticamente nel 1980 come autodidatta.
Da quel momento collabora con diverse formazioni, passando attraverso varie esperienze musicali: dal rock al Jazz, con i gruppi Car Jamming e Five Opinions, fino all’incontro nel 1990 con il chitarrista e compositore Fabrizio Tarroni.
La loro attività concertistica li vede esibirsi in clubs, piazze e teatri di tutta Italia con, all’attivo, oltre cento concerti all’anno.
Ospiti in rassegne e festival, non solo musicali, hanno lavorato a numerosi e singolari progetti, divenuti poi parte integrante del loro repertorio.
Insieme collaborano con il gruppo “Faxtet”, con cui realizzano concerti, anche all’estero, e diversi progetti discografici.
Nel 1995 inizia la loro collaborazione con l’attore Ferruccio Filipazzi.
Insieme producono numerosi recital di letteratura e musica, oltre al loro primo spettacolo teatrale per ragazzi “Il brutto anatroccolo”.
Del 1998 è il loro primo lavoro discografico “Passo”: un percorso fra brani originali e arrangiamenti di canzoni italiane d’autore.
Nel 2003, insieme allo scrittore Pino Cacucci, portano in scena il recital “Tina e Frida”, parole, musiche e immagini sulle figure artistiche e umane della fotografa Tina Modotti e la pittrice Frida Khalo.
Contemporaneamente lavora con altri musicisti e artisti in progetti speciali, fra cui: “La presenza di Echo” con la scultrice Donata Papadia, “L’arte della voce e i suoni delle dita” con la violinista Mirela Lico e “Indagine acustico visiva” con il fotografo/performer Andrea Bernabini.
Con il pianista compositore Pier Marco Turchetti e il Faden Trio, debutta al Teatro di Gambettola (FC) con un progetto su Piero Ciampi.
In teatro, sia come cantante che come attrice, ha lavorato con Ravenna Teatro, Teatro del Drago e Teatro Gioco Vita – Piccola Orchestra Avion Travel – Pippo Pollina, con cui si è esibita in tour in Italia, Europa e Stati Uniti.
Parallelamente frequenta numerosi stage con “maestri della voce”, dall’improvvisazione jazz al canto armonico: Germana Giannini, Oscar Boltre, Amelia Cuni, NicoNote, ecc…
Inoltre dal 1995, intraprende una ricerca sull’uso della voce e delle sue potenzialità espressive, conducendo laboratori per attori, cantanti, danzatori, insegnanti e bambini. Ha lavorato per il Teatro Comunale di Ferrara e il Teatro San Geminiano di Modena oltre alla collaborazione, per la realizzazione di due stage,con la danzatrice Monica Francia.
Nel 2004 le viene affidato un incarico come docente del corso, per ragazzi disabili, “Abilità nascoste” a La Spezia.
Contemporaneamente svolge l’attività di insegnante di canto presso Officina della Musica di Ravenna dove, inoltre, dirige il Coro Gengengè (insieme a Vanessa Vaccari), e tiene laboratori intensivi di gruppo.
Programma di studio
La voce è l’unico strumento che sta dentro di noi.
Lo studio, la ricerca e la consapevolezza di questo straordinario strumento espressivo, richiede un lavoro oltre che tecnico anche emotivo.
La nostra cassa armonica è il nostro corpo, che è fatto di muscoli, ossa….ma anche di essenza profonda ed esperienza di vita, in tutti i suoi aspetti.
Il mio modo di lavorare non attinge da metodi prestabiliti, ma dalla mia personale esperienza maturata in anni di concerti e studi di tecniche vocali, dal canto armonico a quello popolare, dai canti africani al jazz, oltre che dall’esperienza anche come attrice, in diverse produzioni teatrali.
Durante le lezioni si affronteranno tutti gli esercizi che riguardano la tecnica: dalla respirazione all’emissione vocale, vocalizzi, improvvisazioni e applicazione ai brani, affrontando in seguito la parte interpretativa.
Il percorso, che deve essere costante, è atto ad apprendere le basi fondamentali per l’uso della voce, al servizio della consapevolezza e dell’interpretazione personale.
I miei allievi avranno la possibilità di esibirsi alla “Bandabandoli”, concerti live, che organizzeremo durante l’anno in diversi luoghi della città.
Inoltre è possibile entrare a far parte del Coro GenGenGè, da me diretto, che prevede la messa in scena e la partecipazione a diversi spettacoli.
“La voce non si tocca….ma ci tocca!”